lunedì 7 settembre 2009

Allons enfants

La crisi non fa bene al trasporto ferroviario privato e sembra ridare fiato a quello pubblico, come dimostra la vendita di Veolia Cargo a SNCF ed Eurotunnel. La società del gruppo Veolia è la più importante impresa privata europea nel trasporto ferroviario delle merci ed è finita in buona parte nelle mani della compagnia statale francese (che ha lasciato ad Eurotunnel le attività nazionali, per non provocare l'Antitrust). Il progetto è chiaro: contrastare in casa sua il principale concorrente (Deutsche Bahn) e bloccare le ambizioni europee di Trenitalia (e, magari, potenziare la presenza nella Penisola, dove già opera Veolia Italia).
Ma cìè un altro aspetto importante di questa operazione. L'acquisizione sarà effettuata dalla controllata Geodis, che è il braccio logistico di SNCF. Evidentemente, la compagnia francese vuole seguire il modello della concorrente tedesca, che ha affidato la gestione delle merci all'accoppiata Schenker-Railion. È possibile prevedere, quindi, una sinergia, se non proprio una fusione, tra la divisione merci di SNCF, Geodis e Veolia Cargo, con la nascita di un nuovo colosso logistico continentale.
Anche l'Italia ha fatto, in passato, un timido tentativo di raggruppare le attività merci di Trenitalia con quelle delle Poste. L'avvio venne dal Governo Prodi e apparve perfino il nome: Logistica Italia. Ma dopo la fiammata iniziale, della faccenda non si è più parlato e non sembra che il progetto sia nella prospettiva dell'attuale esecutivo.
E ora, come si muoverà Trenitalia per attuare quella strategia internazionale che solo poche settimane fa venne sbandierata dai vertici della società come la via per la crescita nel settore merci? Persa l'occasione di Veolia Cargo, non appaiono all'orizzonte altre prede interessanti. Può lavorare sulla controllata tedesca TX Logistics, ma il bastione di DB è solido. Inoltre, Trenitalia deve contenere in casa le infiltrazioni dei vicini svizzeri ed austriaci. I primi hanno in mano il più potente nodo infrastrutturale tra Italia e Centro Europa e stanno trattando con altre compagnie europee per sviluppare i traffici europei. Gli austriaci, attraverso RCA, hanno fatto shopping in Bulgaria e Slovenia, ma anche nella stessa Italia (Linea di Novara) ed hanno già l'autorizzazione per operare su importanti linee del Nord, arrivando fino a Roma. Superata la batosta, in Piazza della Croce Rossa dovranno trovare nuove idee, magari cominciando con il clienti nazionali, che non sembrano entusiasti del servizio e dei previsti aumenti tariffari.

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