sabato 14 febbraio 2009

Drin Drin

Sta scoppiando il conflitto tra autisti italiani e stranieri? Speriamo di no, perché non farebbe bene a nessuno, ma un segnale viene dal solitamente tranquillo Piemonte, dove un gruppo di autisti di Arcese si sta mobilitando contro l'utilizzo nelle rotte internazionali di colleghi dell'Est. La questione è piuttosto complessa, perché si tratta di una vertenza interna (l'azienda usa una propria società slovacca), me è pur sempre un campanello d'allarme di un malessere generale che imprenditori e politici non dovrebbero trascurare. Finora, la protesta contro l'utilizzo di filiali straniere o di autisti immigrati è rimasta latente, perchè c'era lavoro per tutti. Ora che il lavoro sta calando, comincia una lotta per la sopravvivenza. Come affrontare questo nodo non è un compito facile, perchè nel trasporto non si può reintrodurre il protezionismo (che vale sempre in due sensi). Ma bisognerà pur pensarci.

lunedì 2 febbraio 2009

Giallo

Eccolo qua: lo scandalo del semaforo truccato è finalmente esploso. I tempi della magistratura sono più lenti di quelli dei giornali - che della questione ne avevano già parlato - ma l'inchiesta sul "giallo corto" ha già prodotto oltre un centinaio d'indagati, tra amministratori comunali, vigili urbani e, ovviamente, gli inventori del sistema. Che comunque resta un ottimo esempio di project financing o, detto più banalmente, di collaborazione imprenditoriale tra pubblico e privato. L'amministratore locale approva una delibera per l'installazione dei rilevatori automatici delle infrazioni semaforiche, concedendo all'azienda che vince l'appalto una percentuale sugli introiti delle multe. In nome della sicurezza stradale, s'intende. L'impresa monta l'ambaradan e magari accorcia il tempo del giallo di un paio di secondi. Poie si scatta a volontà: ogni foto una multa. Molto probabile per l'auto che passa con il giallo, sicura per l'autoarticolato, i cui 16 e passa metri impiegano qualche secondo per attraversare l'incrocio. Ribelliamoci: rispettiamo il Codice e passiamo solo col verde. Anzi, facciamo una vera rivoluzione: rispettiamo stop e precedenze e perfino i limiti di velocità. Così non si rifanno con l'Autovelox.